Ascensore elettrico o oleodinamico? È una domanda che si trovano di fronte tanti progettisti incaricati di definire le caratteristiche di nuovi edifici o alle prese con la ristrutturazione di vecchie strutture. I due tipi di impianti di sollevamento presentano caratteristiche diverse, differenti costi e, soprattutto, vantaggi e svantaggi. Scopriamo dunque quali sono le caratteristiche, le principali differenze e i pro e i contro delle due soluzioni.
Ascensore elettrico o oleodinamico: caratteristiche e funzionamento
L’ascensore elettrico (o ascensore a trazione tramite argano) è un elevatore che si sposta grazie a una particolare macchina di sollevamento: l’argano, che può essere gearlees nei modelli più recenti. Fino ad un paio di decenni fa, l’argano era, posizionato all’interno di un locale macchine dedicato, occupava molto spazio. Oggi, invece, grazie alle nuove tecnologie, l’argano viene posto all’interno del vano corsa dell’ascensore consentendo un notevole risparmio di spazio.
Diverso è il funzionamento dell’ascensore oleodinamico (o ascensore idraulico). In questo caso è presente un sistema a pistone in cui viene immesso dell’olio minerale in pressione. È una centralina oleodinamica a mettere in pressione l’olio all’interno del pistone in modo da estenderlo, per raggiungere il piano desiderato. Quando la cabina deve salire a un piano superiore, la centralina spinge il liquido nel pistone generando il movimento verso l’alto. La discesa della cabina avviene per forza di gravità, con la velocità del movimento che viene controllata gestendo il deflusso dell’olio dal pistone tramite il gruppo valvole posto nella centralina oleodinamica.
Ascensore elettrico: pro e contro
L’ascensore ad argano, rispetto a un impianto oleodinamico, garantisce un minore consumo di energia e viene quindi considerato più ecologico, perché è pochissimo l’olio del motore da smaltire. Gli ascensori ad argano inoltre hanno ottime prestazioni in termini di velocità.
L’ascensore ad argano è indicato per edifici particolarmente alti, ovviamente anche grattacieli. Uno dei pro di questa tipologia di impianto è la capacità di essere anche un ascensore sostenibile e flessibile che si adatta sia all’edilizia residenziale che a quella non residenziale, come alberghi, uffici, edifici commerciali, ed altro. I modelli più evoluti garantiscono inoltre grandi risultati in termini di comfort.
Evolux Eco, ad esempio, dotato di sistema gearless con motore a magneti permanenti, funziona tramite la corrente elettrica domestica a tensione 230 volt, consente il controllo di velocità a frequenza variabile, assicura una corsa particolarmente silenziosa e comoda grazie alle funi metalliche inglobate in una cinghia di poliuretano per unire la sicurezza alla silenziosità, ed è ecosostenibile grazie alla possibilità d’essere alimentato da fonti d’energia rinnovabili.
Ascensore oleodinamico: pro e contro
L’ascensore oleodinamico, al contrario di quello elettrico, è vantaggioso per gli edifici di corse limitate, non molto alti, che contano non più di 6 o 7 piani.
Un vantaggio dell’ascensore oleodinamico è certamente la convenienza in termini di consumi energetici in caso di basso utilizzo. Questi impianti, sono più convenienti di quelli a trazione se non vengono utilizzati in maniera intensa. Si stima una convenienza con un uso inferiore alle 150 corse giornaliere. Dal punto di vista dei consumi di energia e di rispetto dell’ambiente ascensore idraulico ed elettrico si possono considerare equivalenti con un utilizzo vicino alle 300 corse giornaliere.
Siccome non necessita di contrappeso, a differenza di quello ad argano, l’ascensore oleodinamico risulta più economico all’acquisto ed è altrettanto facile da adattare ad edifici esistenti o in fase di ristrutturazione.
Infine va fatta una valutazione sui costi di installazione, che tendono ad essere più contenuti nel caso dell’ascensore idraulico, ma gli interventi per la manutenzione risultano più dispendiosi. Ogni 10 anni è necessaria la sostituzione di tubazioni e olio.