La legge di bilancio 2023 approvata a dicembre 2022 e in vigore dal 1° gennaio ha prorogato fino al 2025 le agevolazioni per l’abbattimento di barriere architettoniche.
Il bonus ascensore 2023 conferma quindi la possibilità di ottenere una detrazione del 75% sulle spese per l’installazione di impianti che hanno l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche e favorire l’accesso a persone con disabilità motoria in condomini, edifici pubblici e strutture private.
Vediamo insieme cosa rientra nel bonus barriere architettoniche e quali sono le modalità di riscossione dell’agevolazione.
Bonus Ascensore 2023: i requisiti
La Manovra 2023 ha confermato e prorogato quanto stabilito nell’articolo 1 comma 42 della Legge di Bilancio 2022 e concede di avere una detrazione per gli interventi finalizzati al superamento e all’abbattimento di barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025.
Possono richiedere il bonus ascensore 2023 tutti i cittadini e anche le imprese, previa dimostrazione che l’intervento sia rivolto all’eliminazione di ostacoli alla mobilità delle persone.
L’Agenzia delle Entrate ha affermato che per ottenere l’agevolazione non è obbligatorio che nell’edificio siano presenti soggetti con disabilità motoria e, nella risposta all’interpello numero 444 del 2022, ha inoltre chiarito che possono usufruire delle agevolazioni fiscali per l’installazione dell’ascensore 2023 tutte le aziende, comprese le società, anche sugli immobili di loro proprietà assegnati in locazione.
Rientrano dunque nell’agevolazione:
- tutte le persone fisiche;
- le associazioni di professionisti;
- tutti i soggetti che hanno un reddito d’impresa;
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali;
- le società semplici.
Gli interventi, per rientrare nel bonus, devono essere realizzati su edifici già esistenti.
Come funziona il bonus ascensore 2023
Le spese nella detrazione al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche devono essere sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025.
Il tetto di spesa per calcolare la percentuale del 75% da detrarre è suddiviso in base alla tipologia di richiedente:
- 50.000 € per le abitazioni unifamiliari indipendenti o per le singole unità immobiliari completamente indipendenti, che sono collocate in edifici plurifamiliari;
- 40.000 € per gli edifici che si compongono di un numero di singole unità immobiliari che vanno da 2 a 8;
- 30.000 € per gli edifici che superano le 8 unità immobiliari;
Il rimborso viene ripartito in 5 rate annuali di pari importo erogate mediante detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi.
Bonus ascensore 2023: quali sono le spese detraibili
Per il bonus barriere architettoniche 2023 le spese ammissibili sono:
- qualsiasi intervento che ha lo scopo di eliminare le barriere architettoniche, come la sostituzione di scale con rampe, il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori), il rifacimento di scale ed ascensori, l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici;
- realizzazione di impianti di automazione che favoriscono l’eliminazione delle barriere architettoniche, come ascensori e piattaforme elevatrici;
- spese di smaltimento e bonifica dei materiali, nel caso in cui si tratti di sostituzione di impianti;
I medesimi interventi, se eseguiti su un edificio di nuova costruzione, non rientrano nel bonus al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Si dovranno in questo caso valutare altre agevolazioni per l’installazione dell’ascensore.
Come ottenere il bonus ascensore 2023
Per ottenere il bonus per eliminazione delle barriere architettoniche, è necessario conservare tutti gli scontrini e le fatture delle operazioni eseguite. Dovranno infatti esserci dei bonifici parlanti a testimonianza dell’avvenuto pagamento dei lavori.
Oltre alla detrazione sulla dichiarazione dei redditi, c’è anche l’opportunità di richiedere il bonus ascensori 2023 con cessione del credito o con sconto in fattura. Nel 1° caso, il credito ottenuto mediante gli interventi si può cedere a un ente terzo, quali gli istituti di credito, e avere un rimborso immediato della spesa. Nel 2°caso, invece, è direttamente la ditta che ha eseguito i lavori o fornito il materiale a effettuare lo sconto immediato su quanto dovuto.
Per avere lo sconto in fattura o la cessione del credito per spese superiori ai 10.000 euro è obbligatorio ottenere il visto di conformità da un professionista abilitato che attesta il diritto a ottenere l’agevolazione e la congruità delle spese sostenute rispetto all’opera realizzata. Tutte le indicazioni su questi aspetti sono contenute nel Decreto Legge num. 157 dell’11 novembre 2021, il Decreto Antifrode.
Bonus Ascensore: le altre agevolazioni
Per chi sta effettuando interventi di manutenzione straordinaria o riqualificazione energetica degli edifici, è possibile avere delle agevolazioni fiscali per l’installazione dell’ascensore nel 2023 anche con altri bonus casa.
È possibile, ad esempio, avere uno sconto del 50% sull’intervento con il Bonus Ristrutturazione confermato dalla Legge di Bilancio 2022 fino al 31 dicembre 2024.
Si può inoltre accedere al Superbonus 110% per l’ascensore nel 2023, perché può rientrare tra gli interventi trainati del progetto, anche se la percentuale di sconto per il 2023 scende al 90%.
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