La legge di bilancio 2024 – approvata a dicembre 2023 e in vigore dal 30 dicembre 2023 ha confermato la proroga fino al 31 gennaio 2025 per le agevolazioni sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Il bonus barriere architettoniche 2024 conferma quindi la possibilità di ottenere una detrazione del 75% sulle spese per l’installazione di un ascensore o di impianti di sollevamento che hanno l’obiettivo di eliminare le barriere architettoniche.
Vediamo cosa rientra nel bonus ascensori 2024 e quali sono le modalità di riscossione dell’agevolazione.
Bonus Ascensore 2024: i requisiti
La Manovra 2024 ha confermato e prorogato quanto stabilito nell’articolo 1 comma 42 della Legge di Bilancio 2022 e concede di avere una detrazione per gli interventi finalizzati al superamento e all’abbattimento di barriere architettoniche fino al 31 dicembre 2025. Possono richiedere il bonus ascensore 2024 tutti i cittadini e anche le imprese, previa dimostrazione che l’intervento sia rivolto all’eliminazione di ostacoli alla mobilità delle persone.
L’Agenzia delle Entrate ha affermato che per ottenere l’agevolazione non è obbligatorio che nell’edificio siano presenti soggetti con disabilità motoria e non c’è una percentuale di invalidità minima per l’ascensore. L’ente, nella risposta all’interpello numero 444 del 2022, ha inoltre chiarito che possono usufruire delle agevolazioni fiscali per l’installazione dell’ascensore 2024 tutte le aziende, comprese le società, anche sugli immobili di loro proprietà assegnati in locazione.
Rientrano dunque nel bonus ascensori:
- tutte le persone fisiche;
- le associazioni di professionisti;
- tutti i soggetti che hanno un reddito d’impresa;
- enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciali;
- le società semplici.
Gli interventi, per rientrare nel bonus, devono essere realizzati su edifici già esistenti e si può anche attivare il bonus ascensore per il condominio con suddivisione delle spese in base al tipo di proprietà e alla collocazione dell’appartamento.
Come funziona il bonus ascensore 2023
Le spese nella detrazione al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche devono essere sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025.
Il tetto di spesa per calcolare la percentuale del 75% da detrarre è suddiviso in base alla tipologia di richiedente:
- 50.000 € per le abitazioni unifamiliari indipendenti o per le singole unità immobiliari completamente indipendenti, che sono collocate in edifici plurifamiliari;
- 40.000 € moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari;
- 30.000 € moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.
Il rimborso viene ripartito in 5 rate annuali di pari importo erogate mediante detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. La detrazione per l’ascensore 2024 prevede anche la possibilità di richiedere lo sconto in fattura, per alcune tipologie di contribuenti, secondo quanto previsto dall’articolo 121, comma 1, lettere a) e b) del decreto n. 34 del 2020.
Bonus ascensore 2024: quali sono le spese detraibili
Per il bonus barriere architettoniche 2024 le spese ammissibili sono:
- Interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici.
I medesimi interventi, se eseguiti su un edificio di nuova costruzione, non rientrano nel bonus al 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per la detrazione fiscale per l’ascensore condominiale o per altri interventi si dovranno valutare altri bonus edilizi. Per esempio la sostituzione dell’ascensore con il bonus 110, che nel 2024 ha un percentuale ridotta di sconto, ossia il 70%.
Come ottenere il bonus ascensore 75% nel 2024
Per ottenere il bonus per eliminazione delle barriere architettoniche, è necessario conservare tutti gli scontrini e le fatture delle operazioni eseguite. Dovranno infatti esserci dei bonifici parlanti a testimonianza dell’avvenuto pagamento dei lavori.
Si può richiedere il bonus ascensori 2024 anche con cessione del credito o con sconto in fattura, solo per le seguenti tipologie di contribuenti:
- Condomini, in relazione a lavori nelle parti comuni in condomini di edifici a prevalente destinazione abitativa;
- Persone fisiche, in relazione ad interventi su edifici unifamiliari o unità abitative site in edifici plurifamiliari, purché gli interventi siano effettuati sull’abitazione principale di cui siano proprietari o sulla quale abbiano un diritto reale di godimento, a condizione che non abbiano un reddito (in base al quoziente familiare) superiore a 15.000 euro (tale limite reddituale non si applica se nel nucleo familiare vi è un disabile
Nel caso di cessione del credito, il credito ottenuto mediante gli interventi si può cedere a un ente terzo, quali gli istituti di credito, e avere un rimborso immediato della spesa. Nel caso dello sconto in fattura, invece, è direttamente la ditta a cui sono stati affidati i lavori o che ha fornito il materiale, a effettuare lo sconto immediato su quanto dovuto. Per la sostituzione dell’ascensore in condominio rientrano nella detrazione anche la consulenza per la realizzazione del progetto e le spese per i tecnici.
Per avere lo sconto in fattura o la cessione del credito per spese superiori ai 10.000 euro è obbligatorio ottenere il visto di conformità da un professionista abilitato che attesta il diritto a ottenere l’agevolazione e la congruità delle spese sostenute. Tutte le indicazioni su questi aspetti sono contenute nel Decreto Legge num. 157 dell’11 novembre 2021, il Decreto Antifrode.
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