Gli interventi di manutenzione ordinaria purtroppo non sempre sono sufficienti per evitare malfunzionamenti agli impianti di sollevamento. Montacarichi, montascale, servoscale, ascensori: tutte le soluzioni per la mobilità in casa, anche se controllati con regolari verifiche, nascondono l’insidia dei guasti e richiedono un intervento straordinario. È dunque importante per i condomini conoscere cosa comportarsi in caso di simili imprevisti.
Ascensore guasto in condominio: tre cose da fare
La prima cosa da fare dopo il guasto di un ascensore in condominio è verificare se all’interno della cabina sono presenti delle persone. L’incolumità di condomini e ospiti del condominio dev’essere sempre una priorità assoluta. In casi gravi può essere richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco o del 118. Nei casi meno gravi si procede solo a chiamare la ditta incaricata della manutenzione e del pronto intervento. Ovviamente non va tentata alcuna soluzione avventata fai-da-te che potrebbe creare ulteriori danni, a persone o cose, ma bisogna affidarsi a personale qualificato con patentino da ascensorista.
Se non ci sono particolari pericoli e bisogna semplicemente avvertire l’impresa che deve risolvere il guasto, è opportuno avvisare l’amministratore del condominio. Sarà lui, seguendo quanto stabilito con il regolamento condominiale, a inviare sul posto tecnici abilitati e successivamente a verificare che l’intervento di risoluzione del guasto sia stato correttamente eseguito.
In assenza di un amministratore, come spesso accade in piccoli edifici, con poche unità abitative, può essere utile contattare una ditta al numero di telefono indicato sulla targhetta presente all’interno della cabina dell’ascensore. È il modo più rapido per chiedere l’intervento di un tecnico specializzato.
Ascensore guasto in condominio: cosa dice la legge
Ovviamente per i guasti degli ascensori esistono specifiche norme di legge che chiariscono cosa fare per risolvere i problemi, chi deve intervenire e in che modo e in che tempi. Il testo da prendere come riferimento è il Decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 30 aprile 1999, che ha subito diverse modifiche nel corso degli anni per recepire direttive europee.
L’obbligo di riparazione dell’ascensore guasto
Il DPR stabilisce che ogni ascensore deve essere sottoposto a manutenzione preventiva almeno una volta ogni sei mesi per la verifica del funzionamento dei dispositivi di sicurezza, per controllare funi, catene e attacchi, per verificare l’isolamento dell’impianto elettrico e l’efficienza del collegamento a terra, per annotare i risultati delle verifiche sul libretto dell’ascensore.
Più nel dettaglio, il comma 5 dell’articolo 15 stabilisce che oltre a svolgere gli interventi preventivi, il tecnico e la ditta abilitati sono tenuti anche a promuovere “tempestivamente la riparazione e la sostituzione delle parti rotte o logorate”. Il comma 6 che segue precisa invece che il proprietario o il suo legale rappresentante devono provvedere “prontamente alle riparazioni e alle sostituzioni”.
Quando si verifica un guasto all’ascensore le parti danneggiate possono essere le più diverse, dal motore alle funi, le fotocellule, l’impianto elettrico, l’operatore porte, il vano corsa.
La ripartizione delle spese
Per quel che riguarda la ripartizione delle spese in caso di ascensore guasto, le norme di riferimento sono gli articoli 1124 e 1576 del Codice civile. la legge stabilisce che gli ascensori devono essere mantenuti o sostituiti dai proprietari delle unità immobiliari che vengono servite dall’impianto. Quindi la spesa dev’essere ripartita tra vari proprietari seguendo due fattori:
● metà dei costi vengono ripartiti “in ragione del valore delle singole unità immobiliari”, quindi considerando i massimali dell’appartamento;
● l’altra metà della spesa viene divisa solo in rapporto all’altezza di ciascun piano dal suolo.
Ma cosa succede se un appartamento è in affitto? Ogni spesa spetta al proprietario dell’immobile se è il suo nucleo familiare ad occuparlo. Se invece l’immobile è in affitto i costi gravano in alcuni casi sul proprietario in altri sull’inquilino:
● al proprietario spettano la manutenzione e la riparazione straordinaria;
● all’inquilino spettano la verifica periodica, quella che viene effettuata almeno ogni sei mesi, e la manutenzione ordinaria.
In ogni caso per l’installazione di un ascensore a Roma e nelle altre città e per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria vale la pena affidarsi a ditte che si servono di tecnici abilitati con molti anni di esperienza alle spalle, come Alfa Elevatori. Le imprese specializzate sono in grado di offrire alla clientela sia piani di assistenza personalizzati che un supporto valido per usufruire di bonus ascensore “Bonus Ristrutturazione con agevolazione del 50%” e come lavoro trinato il “Superbonus con agevolazione del 110%”, nonché di altre agevolazioni fiscali.