In Italia, il tema dell’obbligo dell’ascensore in edifici nuovi è disciplinato da un quadro normativo articolato che intreccia disposizioni in materia di accessibilità, edilizia e diritti delle persone con disabilità. Per comprendere quando e perché un ascensore diventi obbligatorio, è necessario esaminare le norme di riferimento, il contesto giuridico e le implicazioni progettuali, senza trascurare i costi e i soggetti incaricati dell’installazione.
Quando è previsto l’obbligo dell’ascensore in edifici nuovi
L’obbligo di installare un ascensore negli edifici di nuova costruzione è stabilito in maniera chiara dalla legge sull’edilizia e dai regolamenti tecnici vigenti. In particolare, il riferimento principale è il Decreto Ministeriale 236/1989, che definisce i requisiti tecnici per garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e pubblici.
Secondo questa normativa, in ogni nuova costruzione con più di tre livelli fuori terra è obbligatoria la presenza di un ascensore. L’obiettivo non è solo quello di agevolare la mobilità delle persone con disabilità o con ridotta capacità motoria, ma di garantire l’accessibilità universale in coerenza con i principi della progettazione inclusiva.
Non si tratta di una scelta progettuale opzionale, ma di un vincolo normativo a tutti gli effetti. Eventuali deroghe possono essere ammesse solo in circostanze eccezionali, come i vincoli architettonici in aree sottoposte a tutela, e richiedono specifiche autorizzazioni.
La normativa sull’installazione degli ascensori: riferimenti tecnici
La normativa sull’installazione degli ascensori è regolata anche da norme tecniche europee, in particolare dalla direttiva UE 2014/33 e dalle norme UNI EN 81-20 e UNI EN 81-70, che stabiliscono i requisiti di sicurezza e accessibilità. Tali disposizioni si applicano ai nuovi impianti e a quelli oggetto di ristrutturazione significativa, imponendo standard elevati di progettazione, spazi minimi, manovrabilità e accessibilità per utenti con disabilità.
La normativa sugli ascensori prevede inoltre che tutti gli impianti installati siano muniti di dispositivi di emergenza, sistemi di comunicazione bidirezionale, illuminazione di sicurezza e dimensioni adeguate per l’accesso con sedia a rotelle.
Per i progettisti e i committenti, ciò comporta un obbligo non solo tecnico, ma anche amministrativo, che prevede la presentazione della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata), eventuali autorizzazioni paesaggistiche o della soprintendenza, e la conformità alle normative urbanistiche locali.
Accessibilità e nuova edilizia: un dovere progettuale
L’accessibilità è oggi considerata un criterio imprescindibile nella progettazione architettonica, tanto che la normativa riguardante l’accessibilità in una nuova costruzione rappresenta una delle principali direttrici della legge italiana sull’inclusione e la dignità abitativa. L’assenza di un ascensore in un edificio con più di tre piani rappresenterebbe una violazione grave, non solo sotto il profilo normativo ma anche sotto quello etico e sociale.
In caso di inadempienza, il mancato rispetto della normativa può portare a sanzioni, blocchi nei procedimenti edilizi e, in ambito condominiale, alla contestazione della legittimità del progetto stesso. È quindi fondamentale che architetti, costruttori e committenti si avvalgano di partner tecnici esperti e affidabili.
Quanto incide il costo di un ascensore interno in un edificio nuovo?
Il costo di un ascensore interno varia sensibilmente in base a diversi fattori, tra cui:
- numero di fermate;
- tipologia di impianto (tradizionale, oleodinamico, elettrico);
- dimensioni della cabina;
- finiture estetiche e tecnologie aggiuntive;
- opere murarie necessarie.
In media, per un impianto standard in un edificio di nuova costruzione con quattro piani, si può prevedere una spesa compresa tra i 15.000 e i 30.000 euro, esclusi eventuali costi per adeguamenti strutturali o impianti con requisiti particolari.
Nel caso di edifici sottoposti a vincoli, ad esempio nei centri storici, il costo può aumentare a causa della necessità di progettazioni su misura e di materiali specifici.
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