La sicurezza prima di tutto. La normativa in vigore in Italia sugli ascensori prevede controlli periodici per verificare il corretto funzionamento degli impianti di sollevamento e la produzione di certificati che attestino le verifiche compiute al momento del rilascio in esercizio. Ogni ascensore a norma di legge deve essere progettato, installato, e quindi collaudato, rispettando i cosiddetti Requisiti Essenziali di Sicurezza e Salute (Ress) previsti dai regolamenti comunicati per macchine e prodotti. Una volta conclusa l’installazione, l’installatore ha l’obbligo di rilasciare al proprietario dell’impianto un certificato di collaudo indispensabile per la messa in esercizio.
La direttiva UE e i decreti da rispettare
I principali riferimenti normativi sulla sicurezza degli ascensori sono la direttiva europea 2014/33/UE e il Decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 1999, poi modificato dal DPR n. 8 del 2015 e dal DPR n. 23 del 2017. Il regolamento, che attua la direttiva comunitaria del 2014, si applica agli ascensori in servizio permanente negli edifici e nelle costruzioni destinati al trasporto di persone negli edifici e non riguarda invece gli ascensori da cantiere, impianti a fune come le funivie o apparecchi di sollevamento utilizzati per effettuare lavori.
Le norme stabiliscono che, quando un impianto viene immesso sul mercato, gli installatori devono garantire che sia stato progettato, fabbricato, installato e sottoposto a prova nel rispetto dei Requisiti Essenziali di Salute e di Sicurezza. È necessario poi preparare la documentazione tecnica ed eseguire una procedura di valutazione della conformità, e quindi redigere una dichiarazione di conformità UE assicurandosi che l’ascensore ne sia corredato e apporre la marcatura CE.
Il collaudo
Già prima di essere messi in commercio, gli ascensori, così come tutti gli altri tipi di impianti di sollevamento hanno bisogno di una certificazione che assicuri un corretto funzionamento, nel rispetto delle regole vigenti di ogni tipologia di prodotto. Per questo esistono degli enti di certificazione impegnati nella verifica. Questi organismi che rilasciano le certificazioni hanno l’obbligo di applicare le norme ed effettuare tutti i testi necessari per accertare la conformità degli impianti. L’ente di certificazione riceve l’incarico del collaudo direttamente dall’azienda produttrice, e s’impegna sia a svolgere dei controlli sulla documentazione fornita dal costruttore che ad effettuare dei test di funzionamento. L’organismo deve verificare la conformità della macchina alla direttiva UE e rilascia un attestato che poi finisce in appositi elenchi del Ministero dello Sviluppo Economico.
La verifica periodica ogni 2 anni
Dopo essere stato messo in esercizio, l’ascensore ha bisogno di verifiche periodiche con cadenza biennale eseguita da tecnici qualificati con laurea in ingegneria, allo scopo di controllare se i dispositivi di sicurezza funzionano regolarmente. Al termine della verifica al proprietario dell’impianto dev’essere rilasciato un verbale relativo alla verifica. In caso di esito negativo dev’essere effettuata una comunicazione agli uffici comunali. Nel dettaglio, le operazioni di verifica periodica sono volte ad accertare se le parti dell’ascensore da cui dipende la sicurezza dell’impianto si trovano in condizioni di efficienza, se i dispositivi di sicurezza funzionano normalmente e se sono state rispettate le prescrizioni impartite in verifiche precedenti.
Una verifica straordinaria, invece, si rende necessaria quando vengono compiuti dei cambiamenti all’impianto, quando si verificano degli incidenti o la verifica periodica non ha dato esito positivo.
La manutenzione
Altro aspetto di rilievo è la manutenzione. Per garantire la conservazione dell’impianto e il corretto funzionamento, la normativa vigente sugli ascensori stabilisce che il proprietario o il suo legale rappresentante devono affidare la manutenzione di tutto il sistema degli ascensori a una persona munita di certificato di abilitazione o a una ditta specializzata con personale abilitato. Il certificato viene rilasciato dal prefetto in seguito all’esito positivo di una prova teorico-pratica che viene svolta davanti a una commissione esaminatrice.
Secondo le norme in vigore il manutentore deve provvedere anche alla manovra di emergenza che, in caso di necessità, può essere effettuata anche da personale di custodia autorizzato dal proprietario. Nei suoi interventi il manutentore deve periodicamente provvedere almeno a verificare il regolare funzionamento dei dispositivi meccanici, idraulici ed elettrici e, in particolare, delle porte dei piani e delle serrature, deve verificare lo stato di conservazione di funi e catene, deve effettuare le normali operazioni di pulizia e di lubrificazione delle componenti.
Almeno una volta ogni 6 mesi, inoltre, vanno verificate dal manutentore: l’integrità e l’efficienza del paracadute, del limitatore di velocità e degli altri dispositivi di sicurezza; le funi, le catene e i loro attacchi; l’isolamento dell’impianto elettrico e l’efficienza dei collegamenti con la terra.
I verbali e la targhetta interna
Tutti i controlli devono essere accuratamente annotati. I verbali dalle verifiche periodiche o straordinarie vanno riportati in un apposito libretto che contiene anche altre dichiarazioni o comunicazioni (non c’è dunque differenza tra interventi di manutenzione ordinaria di ascensori o interventi eccezionali). In particolare nel libretto si trovano: i verbali di tutte le verifiche, gli esiti delle visite di manutenzione, una copia delle dichiarazioni di conformità, una copia delle comunicazioni del proprietario o suo rappresentante legale al Comune, e una copia della comunicazione del Comune al proprietario riguardante il numero di matricola assegnato all’impianto. Il proprietario inoltre deve garantire la disponibilità del libretto all’atto delle verifiche, periodiche o straordinarie.
Non va dimenticata la targhetta interna dell’ascensore, che fornisce dettagli importanti sulle verifiche e su chi le esegue. La targa, a cura del proprietario o del suo rappresentante legale, deve riportare il soggetto incaricato di compiere le verifiche periodiche, il nome dell’installatore e del produttore e il numero di fabbricazione, il numero di matricola dell’ascensore, la portata complessiva in kg, e il numero massimo di persone.
Ovviamente per assicurarsi un supporto tecnico di qualità per verifiche e manutenzione vale la pena affidarsi ad aziende specializzate con molti anni di esperienza alle spalle. Alfa Elevatori, ditta di ascensori a Roma e nel Lazio nata a fine anni ‘70, garantisce un pronto intervento 24 ore su 24 anche per piccoli guasti che possono fermare l’impianto. Tre diversi piani di assistenza personalizzati (Semplice, Patto Chiaro e Completa) assicurano un aiuto su misura per ogni cliente.