Quando si decide di installare un ascensore in un edificio già esistente o in una nuova costruzione, è fondamentale tenere conto di diversi parametri per rendere il servizio utile agli utilizzatori e garantire la sicurezza necessaria.
Uno degli aspetti più importanti, soprattutto in strutture vetuste, è il calcolo della portata dell’ascensore, che deve tenere conto dello spazio a disposizione, delle caratteristiche dell’edificio e della tipologia di utilizzatori. La portata, infatti, cambia se, oltre al trasporto di persone, bisogna considerare anche il trasporto di oggetti e altri pesi. Ecco alcuni consigli utili su come calcolare la portata dell’ascensore e quali sono i rischi di un carico eccessivo.
Cosa dice la normativa
Quando si progetta un impianto di elevazione verticale, lo si deve fare in accordo con le norme tecniche UNI EN81-20:2014, ed UNI EN81-50:2014 recepite dal DPR 162/1999, armonizzato con l’europea Direttiva Ascensori 2014/33/UE
In caso di nuova edificazione, il riferimento normativo è il D.M. 236 del 1989, che stabilisce le dimensioni minime della cabina e delle porte dell’ascensore e prescrive l’obbligo di porte automatiche. L’ascensore, infatti, deve consentire un accesso comodo anche a persone con ridotta capacità motoria, permettendo un facile ingresso non solo ad una carrozzella, ma anche a sordi oppure non vedenti. Importanti sono anche i tempi di apertura e chiusura delle porte e di stazionamento al piano, che devono essere calcolati per consentire salita e discesa in sicurezza, le segnalazioni luminose ed acustiche per avvertire ad esempio l’apertura delle porte oppure dell’arrivo al piano.
Lo scopo principale della norma D.M. 236 del 1989 è assicurare il servizio di spostamento ai piani alle persone con disabilità e, per incentivare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche, è stato anche prorogato il bonus ascensore, che prevede uno sconto del 75% sull’installazione di ascensori, montacarichi e servoscala sottoforma di agevolazione fiscale per i proprietari dell’elevatore secondo le indicazioni di legge, e sulla realizzazione di interventi volti ad eliminare tutti gli elementi che riducono l’accessibilità agli edifici per persone con disabilità.
Per quanto riguarda peso e portata dell’ascensore, spetta ai progettisti calcolare con precisione la portata necessaria e garantire sistemi di sicurezza efficaci qualora si superassero la portata e la capacità consentite.
Come calcolare la portata di un ascensore
Per portata si intende il valore massimo di carico che una struttura può sopportare. Per la cabina di un elevatore, si intende il peso espresso in chilogrammi che è possibile trasportare.
Per la progettazione di un ascensore, bisogna partire dai parametri generali del progetto dell’installazione, come lo spazio a disposizione, il numero dei piani e l’altezza dell’edificio e il tipo di utilizzo che se ne farà. Ad esempio sarà infatti diversa la portata per un ascensore pensato solo per il trasporto di persone e la portata che prevede anche il trasporto di oggetti e altri materiali, come potrebbe accadere in un edificio pubblico.
Si procede poi con la valutazione delle caratteristiche dell’impianto, come:
- la portata richiesta
- superficie della cabina e la capienza delle persone necessaria
- il peso dell’intero impianto
- i tipo di traffico che l’ascensore deve smistare
- la tipologia e l’alimentazione dell’impianto, se è idraulico o elettrico
Una volta stabilita la portata dell’ascensore, è bene sapere che l’impianto di sollevamento è sicuro anche quando i chilogrammi della portata indicati in cabina vengono superati, perché ad esempio la resistenza dei cavi va ben oltre il peso della portata indicata, e grazie alle periodiche manutenzioni previste per legge, l’eventuale usura del cavo è sempre tenuta sotto controllo.
Carico eccessivo dell’ascensore: i rischi
L’ascensore può sopportare un carico che va oltre la portata indicata ma non bisogna però abusare di questa situazione perché, con il tempo e con l’utilizzo frequente a carico eccessivo, le componenti hanno un deterioramento più rapido e si potrebbero generare alcuni malfunzionamenti, come la chiusura non corretta delle porte, oppure si potrebbero generare dei fastidi ai condomini come il rumore dell’ascensore in quanto non funziona correttamente. In molti casi, proprio per evitare ulteriori problemi e guasti, se la portata non viene rispettata, si possono anche impostare alcune azioni preventive che riducono ulteriormente i rischi, come ad esempio sensori di sovraccarico che inibiscono l’uso dell’ascensore se la portata è oltre il limite progettuale, e che non lo fanno riparte fino a quando non si rientra in cabina nel peso massimo stabilito.